L'INGANNO










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 L'opera è l'espressione angustiante e delirante del nostro essere,
del nostro spazio esterno che compromette inevitabilmente quello interiore.
Definirsi e identificarsi è un processo meccanico al giorno d'oggi, avviene per senso di appartenenza, di essere qualcuno e aver qualcosa...per cui nel nostro tempo, nei nostri momenti che viviamo cerchiamo di definire e catalogare ogni cosa, di essere sempre a pari passo con l'identificazione sociale e globale, per non sentirsi mai soli...vuoti...mai nulla! 




Tutto è definito entro ogni circostanza e le nostre menti si adattano a tali definizioni...buone o cattive che siano. Nel minor dei casi buone...ma lasciamo che sia l'identificazione con il sentimento ostile, la rabbia..paura..disagio..il sentimento di piacere e l'emozione pura, la società, il lavoro, la famiglia, la moda, lo stile, il denaro, il possesso, il titolo di studio, le cose..oggetti, viaggi, lussuria etc etc...fanno si che, sia tutto definito per essere qualcosa e aver qualcosa. 
Ci definiamo buoni, bravi..cattivi, belli e brutti. 
Ricchi, poveri...socievoli o asociali, fortunati e sfortunati, professori dottori grandi del mondo o poveri in un secondo. 
Mercenari e mendicanti, della sorte stessa, soli e delusi...e quant'altro ancora troverai in quel freddo "veleno" della definizione...!?





Tutto è definito in un tempo e spazio ormai fin troppo scosso, rivestito dal rimorso e lacerato abito dell'inquietudine che scopre dolorosamente la parte dell'infinito!
Tutto è definito nel tempo logoro indefinito...poiché abbiamo perso il vero contatto con il nostro spazio e tempo maestoso, il nostro essere e vero sé, il nostro tempo indefinito. 
Abbiamo ridotto al lastrico il tempo, i valori e i veri sapori; interiori, quelli dell'anima...dando spazio valore e definizioni grandiose ai sapori miseri del giorno; un buon piatto, una bella casa, un buon lavoro, una macchina lussuosa, tantissimo denaro e la chiave in bocca all'avaro! 




In questo ingannevole tempo definito, da noi e tutte le cose che ci circondano amabilmente definiti e possedute, è impossibile percepire il tempo indefinito...l'infinito e la grandezza del nostro vero essere...per cui essere e voler restar a tutti i costi definiti in queste sfregianti circostanze esterne ci rivela il vero volto oscuro dell'infinito. 
E' sempre l'oscura parte di quell'abito lacerato, di quel tempo immensamente grande, del nostro essere straordinariamente infinito! 





"Siamo connessi con l'inganno del tempo
con la definizione di ogni ambizioso e strano momento...
e in un rilevante attimo disconnessi con il nostro vero battito"!




La paura del nulla...di non esser nulla in una sconfinata e immensa grandezza...fa si che ci affidiamo alla mortale identificazione sociale
e l'inganno di tutto ciò...rivela le nostre barriere,  definizioni e accumulazioni  e le nostre folte piccolezze!  







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